Descrizione
Gaetana M. Rinaldi (1941-2011) ha lasciato inedita e incompiuta la sua edizione critica dell’opera siciliana di Antonio Veneziano, a cui aveva lavorato per oltre trent’anni.
La trascrizione dei testi appare sotto ogni aspetto impeccabile; così anche l’apparato critico, limpido e puntualissimo. Ben diverso e lo stato del commento. Le prime cento canzuni della «Celia» hanno un fitto corredo di note, spesso preceduto da un cappello: l’annotazione riguarda le fonti letterarie, aspetti della versificazione (specie delle rime, determinanti per la questione attributiva) e ovviamente della lingua, a cui Rinaldi sembra dedicare, come era da aspettarsi anche in ragione delle difficoltà che essa presenta, un’attenzione particolare. Nel resto della «Celia» e nelle altre sezioni l’annotazione si dirada e per parecchi componimenti manca del tutto. E evidente che l’editore, considerando prossima la conclusione del suo lavoro dopo il definitivo assestamento del testo, aveva avviato ordinatamente, partendo dall’inizio, la revisione e il completamento del commento, operazione portata a termine solo per poco più di un terzo della «Celia». A parte la loro frammentarietà, le note, soprattutto dopo le prime cento canzuni, contengono diverse segnalazioni di dubbi mediante punti interrogativi o l’uso dell’evidenziatore. Nel testo, al contrario, non sono segnalati dubbi: le rarissime forme evidenziate sembrano porre problemi linguistici o interpretativi (non sono forme errate né di lettura difficile).
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