QUESITO
da Diego Vitello
È corretto, come mi capita di leggere a volte, che parole con desinenza dda vengano scritte ddra con una forzatura (a mio avviso) nel voler accostare la grafia al suono onomatopeico della pronuncia.
LA NOSTRA RISPOSTA
di Giovanni Ruffino
Nella tradizione trascrittoria il fono dd che continua con articolazione retroflessa LL del latino, viene reso nei tre modi seguenti: dd, ḍḍ con due punti sottoscritti, ddr. In realtà anche la pronunzia può leggermente variare da zona a zona, tanto che in alcune aree si percepisce anche un lieve elemento vibrante. Ciò ha determinato una soluzione grafica ddr. Le diverse possibilità vanno comunque rapportate al tipo di testo: poesia? racconto? etnotesto? trascrizione fonetica? Si può decidere di volta in volta per la soluzione più coerente (o meno incoerente).
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