ARCHIVIO SICILIANO DI SCRITTURE POPOLARI

ARCHIVIO SICILIANO DI SCRITTURE POPOLARI

diretto da Giuseppe Paternostro

Presentazione

Il Centro di studi filologici e linguistici siciliani, d’intesa con i Dipartimenti di Scienze Umanistiche delle Università di Palermo, Catania e Messina e in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta e l'Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, promuove l’istituzione di un grande Archivio siciliano di scritture popolari. Saranno raccolti e opportunamente archiviati testi di varia tipologia e di epoca diversa: diari, storie di vita, lettere, descrizioni ambientali e di tradizioni locali, cartoline, ricettari e qualsiasi altro testo prodotto in una varietà di lingua intermedia tra dialetto e italiano. Si tratta in ogni caso di documenti preziosi per lo studio della lingua e del rapporto tra lingua e dialetto e, più in generale, per una riflessione sui molteplici aspetti della vita delle nostre comunità. Tali documenti, se non opportunamente custoditi, valorizzati e studiati, rischiano di essere prima o poi smarriti o distrutti. Sarà quanto prima creato un apposito portale, di cui si darà notizia a quanti avranno contribuito all’incremento dell’Archivio. Il Centro di studi filologici e linguistici siciliani intende anche istituire un premio da attribuire annualmente a uno dei testi pervenuti, destinato alla stampa in una delle collane editoriali del Centro. È anche prevista la realizzazione di una piattaforma informatica.

 

IN PREPARAZIONE


C. Drago, Lavorare tantissimo al sole sudore anche freddo acqua neve vento, a cura di L. Amenta e M. Castiglione, coedizione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari

L'Archivio si propone di documentare il ricchissimo patrimonio di testi ascrivibili ad autori dialettofoni con un basso livello di scolarizzazione che hanno affidato alla scrittura memorie, diari, scambi epistolari. Oltre all'indubbio valore documentario dal punto di vista linguistico per le varietà del repertorio che in questi scritti trovano spazio, queste testimonianze permettono di ricostruire la storia e la cultura siciliana degli ultimi cento anni.


G. Scivoletto, Una guerra con la lingua. Lettere in italiano popolare di Sicilia nella Grande Guerra

Il volume presenta e analizza un corpus di scritture di semicolti, allo scopo di approfondire la conoscenza dell’italiano popolare nella Sicilia di inizio Novecento. Lo studio prende le mosse da un carteggio, inedito e assai ricco, che raccoglie la corrispondenza di una famiglia di Modica, di estrazione sociale bassa, durante la Prima Guerra Mondiale. Il carteggio, che consiste di quasi duecento documenti manoscritti, raccoglie lettere e cartoline scambiate tra i soldati al fronte e le loro famiglie. Obiettivo del volume è quello, in primo luogo, di presentare una prima selezione di questo ricco materiale, la cui analisi permette, in secondo luogo, una riflessione più approfondita sull’italiano popolare scritto da siciliani all’inizio del ventesimo secolo. Illustrando e commentando questo corpus, la lingua adoperata dagli scriventi sarà analizzata ai diversi livelli d’analisi – grafico, morfo-sintattico, lessicale e testuale – tenendo sempre presente i due principali meccanismi che operano nel determinare i tratti più caratterizzanti dell’italiano popolare: l’interferenza dialettale e la semplificazione. Particolare attenzione verrà, dunque, rivolta a individuare sia i tratti diagnostici, cioè esclusivi, che distinguono tale varietà diastratica, sia quelli comuni ad altre varietà, specie di tipo diafasico e diamesico, nell’architettura dell’italiano. Ci si propone inoltre di cogliere, attraverso il confronto con analoghi documenti odierni, eventuali sviluppi diacronici verificatisi durante l’arco temporale di circa un secolo.

 

 

Volumi

 

 

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