Descrizione
PRESENTAZIONE
Nel 2013 uscì un’opera poderosa per qualità e completezza di contenuti, curata da Giovanni Ruffino: Lingue e culture in Sicilia (2 voll. Centro di studi filologici e linguistici siciliani, Palermo). Il capitolo quinto venne integralmente dedicato all’onomastica siciliana. Questo volume, dedicato alle scuole, riprende e integra quei materiali nei soli risvolti antroponimici e antroponomastici, attraversandone gli usi nei secoli e rintracciandone le resistenze odierne.
Nella nostra vita ordinaria siamo circondati da nomi propri che indicano persone, luoghi, negozi, merci, libri, canzoni, film, animali … Ogni elemento che pretenda una identificazione certa deve essere contrassegnato da un nome, non esclusivo, ma individuabile. Ciò implica una selezione e una assunzione di responsabilità anche nei confronti di altri, come ad esempio i figli. Portare questa consapevolezza nel mondo della scuola vuol dire usare una chiave interpretativa che di norma sfugge e che, invece, consente di agganciare tanti saperi, credenze, usi, certamente appassionanti e coinvolgenti.
Nell’antroponimia popolare si individueranno anche atteggiamenti stereotipici che mirano a costruire le proprie identità a dispetto e in contrapposizione alle altre; mentre in quella ufficiale si metterà in luce il rapporto con il dialetto e con la cultura popolare.
PREMESSA
Un jornu la furtuna mi dicia:
Filici lu me ’nnomu si chiamava
Era mircanti, pri lu mari jia,
E quantu beddi facci arriscattava!
Era agghicatu ’n tanta signuria
Ca ’nfinu a lu Granturcu cumannava:
Ora su’ scavu, e su’ chiamatu Elia
Di chista donna chi tantu m’amava.
(Giuseppe Pitrè)
L’onomastica, nella sua accezione estesa, si occupa dello studio di tutti i nomi propri di un dato sistema linguistico, sia in prospettiva storica (mutamenti fonetici, mutamenti semantici, etimologie, ecc.), sia in prospettiva sincronica (rapporti areali, convivenze sociali, strutture formali, ecc.).
Nel presente volume ad uso delle scuole proporremo alcuni percorsi tra i nomi propri siciliani indicanti persone, famiglie, personaggi e comunità.
L’obiettivo è quello di individuare nel nome proprio una sorta di “biglietto da visita” i cui connotati la società ha progressivamente elaborato e rielaborato facendo sì che attraverso i suoi elementi costitutivi fosse possibile orientarsi o nell’individuazione del ghenos o nella definizione dei caratteri propri della persona/famiglia/comunità o, nel caso dei nomi letterari, nel trovare una possibile chiave di lettura del testo.
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INDICE
Introduzione delle curatrici della collana – Premessa – Scheda 1-Batiota non rumina più qui – 1. I nomi personali – 1.1 Scelta e trasmissione del nome personale – 1.2 Nomi personali tra passato e presente – 1.3 I soprannomi – 1.3.1 La classificazione dei soprannomi – Scheda 2-La guerra dei nomi – Scheda 3-In nome di Maria – Scheda 4-Il peso di un nome – Scheda 5-Nominare un paese – Scheda 6-La società tradizionale e il lavoro: un percorso tra i soprannomi – 2. I cognomi – 2.1 Forme cognominali di Sicilia – 2.2 Le varianti – 2.3 Mappe cognominali d’origine araba tra identità personale e distribuzione geolinguistica – Scheda 7-Dal mondo latino al Rinascimento passando per il medioevo – Scheda 8-Non c’è cognome senza ngiuria. Il caso di Gratteri – 3. I soprannomi etnici – 3.1 Quando gli etnici non bastano – 3.2 Un catalogo del biasimo sociale o un orientamento tra vicini litigiosi? – 3.2.1 Cosa c’è sotto? – 3.3 Le forme del soprannome personale e etnico a motivazione alimentare – 3.3.1 I soprannomi individuali – 3.3.2 I soprannomi etnici comunitari – Scheda 9-Cataloghi di bellezze e di comportamenti muliebri – 4. Nominare i personaggi (e i luoghi) – 4.1 Note di onomastica letteraria – Scheda 10-Quando il nome dell’autore è un soprannome – Scheda 11-L’inganno del nome ne La tripla vita di Michele Sparacino di Andrea Camilleri – Proposte didattiche – Riferimenti bibliografici